Le nostre “Strade bianche”_Siena

Il “lockdown” impostoci dai provvedimenti ministeriali atti a contrastare la diffusione del Covid-19 ha inevitabilmente e fortemente condizionato l’attività sportiva di questo indimenticabile 2020.

Se la stagione cicloamatoriale agonistica praticamente non è nemmeno iniziata, il ciclismo in generale, individualmente, è stato sicuramente uno delle pratiche “sportive” meno penalizzate. Se pensiamo per esempio agli sport di squadra (es. Basket, calcio, pallavolo etc.) che sono a tutti gli effetti ancora bloccati, il mondo dei pedalatori ha avuto un’inaspettata impennata, tant’è che molte industrie del settore non sono state in grado di soddisfare le richieste del mercato ed i rivenditori di zona hanno dovuto rinunciare a delle vendite causa i magazzini vuoti.

MacugnagaQueste considerazioni fungono da prefazione alla presentazione dell’ultima “avventura” organizzata dalla ns. A.S.D.

Dopo la salita al Passo San Giacomo, in Alta Val Formazza, e la traversata delle Alpi Liguri da Limone Piemonte a Ventimiglia lungo la Via del Sale, di cui abbiamo già scritto un resoconto nel mese di giugno, a luglio abbiamo prima assaggiato la tenuta in sella con una bella pedalata da Borgo a Macugnaga e ritorno, godendoci le bellezze della Valle Anzasca e giungendo ai piedi della maestosa parete Est del Monte Rosa, e lo scorso week end ci siamo recati a Siena dove abbiamo potuto pedalare ricalcando il percorso della “mitica” G.F Strade Bianche.

Siena la conosciamo tutti. Perla medioevale giunta pressoché intonsa fino ai giorni nostri grazie alla lungimiranza degli allora governanti, primi in Italia nel dare atto ad un vero e proprio “piano regolatore” che, di fatto,  impedì scempio e demolizioni del centro storico, regalandoci quel susseguirsi di vicoli e palazzi che si dipartono da Piazza del Campo, riconosciuta universalmente come una delle più belle piazze d’Italia e rinomata al mondo, con quella sua forma a conchiglia e per la bellezza e l’integrità architettonica. Ma la nostra curiosità andava oltre… volevamo pedalare lungo le colline Senesi e, sopratutto, lungo gli oltre 30 km di strade bianche che ci accompagneranno lungo l’itinerario.

Preparato le bici dopo una sana colazione finalmente si parte… e si parte,ovviamente, dalla parte sbagliata, alla ricerca della traccia indicata dai nostri Garmin. Con l’aiuto di Google Maps riusciamo ben presto a ritrovare la giusta via e prendiamo allegramente a pedalare coccolati dalla ancor fresca brezza mattutina tra distese infinite di ridenti girasoli. Sopratutto all’inizio le pendenze sono decisamente insignificanti, i borghi arroccati sulla cima delle colline conquistano i nostri sguardi con il loro antico fascino e le ruote scorrono sull’asfalto liscio lasciando dietro di sé solo un’impercettibile fruscio… Dopo una 30.na di km ci immettiamo nel primo tratto di sterrato (n°1=2,1 km) e, quasi sorpresi, riusciamo a tenere senza fatica un’andatura sui 30 km/h nonostante le vibrazioni trasmesse dalle bici stradali… e la polvere alzata da qualche mezzo motorizzato in transito. Rientrati sulle strade asfaltate continuiamo l’alternanza tra tratti in salita e tratti in discesa, tratti sterrati e tratti asfaltati (n°2=5,8 km), attorno al km 40 ci troviamo al bivio tra il percorso corto e percorso lungo della G.F. , “non siamo certo venuti qui per nulla!” e decidiamo all’unanimità di svoltare per il lungo. subito inizia un tratto di sterrato niente male (n°3= 4,4 km) inizialmente pianeggiante, quasi in costa  sulle colline dalle quali si intravede a breve distanza l’Autostrada Siena-Grosseto, nella sua parte centrale si lancia in una breve discesa vertiginosa per poi risalire il versante opposto con pendenze a due cifre che mettono alla prova gambe e polpacci oltre alla concentrazione nel non far perdere aderenza  alla ruota posteriore. Qualche km su strada asfaltata giusto per rifiatare  ed entriamo nel tratto n° 4= 5,5 km anche questi belli impegnativi.

IMG_20200718_145537 copiaIl sole si è fatto alto nel cielo azzurro e dona alla campagna circostante una calda colorazione dorata… si comincia a sentire il richiamo del mezzodì e decidiamo di fermarci per uno spuntino ristoratore a Monteroni D’Arbia. Ripartiti e rifocillati affrontiamo il tratto n° 5 = 9,5 km, inizialmente pianeggiante, tra campagne lavorate e recinti con cavalli, ma che a lungo andare con i suoi continui saliscendi dalle pendenze impegnative comincerà ad evidenziare i primi segni di stanchezza nelle gambe dei partecipanti. IMG_20200718_135438.copiaNon riusciamo a trovare un Bar aperto per un caffè, e siamo costretti a riempire le borracce alla fontanella di una Stazione ferroviaria. Da qui in avanti non troveremo più una fontana, e mancano ancora circa 45 km all’arrivo. proseguiamo alla ricerca degli ultimi sterrati. (n° 6 =0,8 km) e (n°7=2,4 km), quest’ultimo si dimostrerà ostico, al punto che alcuni di noi saranno costretti a mettere i piedi a terra ed a percorrere bici alla mano un centinaio di mt, prima di riuscire a risalire sulle due ruote. Ormai le riserve di energia stanno giungendo al termine ed affrontiamo l’ultimo tratto  (n°8=1,1 km) consapevoli di aver portato a termine anche questa avventura che avrà inevitabilmente il suo epilogo con l’arrivo e la relativa foto ricordo in Piazza del Campo a Siena.

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