La ns. prima “Via del Sale”

Durante il periodo invernale ogni tanto si abbandona la Bici da strada per pedalare nel tiepido tepore del sottobosco a cavallo delle più robuste MTB.  Ed è proprio in una di queste uscite che ad alcuni di noi è balzata l’idea di organizzare un fine settimana dedicato alle gomme grasse ed ai sentieri di montagna. Purtroppo l’insorgenza dell’emergenza dovuta al COVID_19 ha inciso non poco sulla preparazione all’evento.. ma non ha minimamente scalfito l’entusiasmo dei partecipanti che, a parte qualche deficienza dell’ultimo momento dovuta a tangibili impegni lavorativi, si è data appuntamento lo scorso week end per affrontare il mitico percorso che da Limone Piemonte, attraverso alcuni passi montagna, porta direttamente al confine Italo-Francese di Ventimiglia.

Al fine di verificare la messa a punto dei propri mezzi e di verificare la ns. condizione fisica prima di affrontare una due giorni a detta delle recensioni piuttosto impegnativa, la domenica precedente abbiamo organizzato una risalita in Val Formazza, (Crodo-P.sso San Giacomo), che con i suoi oltre 40 km. di salita e ben 2640 mt di dislivello positivo ci aveva accreditato il nulla osta alla partecipazione all’evento.

Già durante la settimana precedente, man mano che si avvicinava il giorno della partenza, la tensione saliva lasciando trasparire quell’eccitazione così spontanea e naturale nell’affrontare una nuova esperienza ancora ricca di incognite… che tempo farà? quali condizioni meteo troveremo? oltre 2000 mt di quota anche una piccola variazione meteo comporta cambiamenti rilevanti, una rottura meccanica potrebbe creare situazioni imbarazzanti… ma in men che si dica ci siamo ritrovati già al venerdì pomeriggio a caricare le MTB sul furgone ed a viaggiare verso il nostro punto di partenza: Limone Piemonte.

L’itinerario previsto ha inizio dalla stazione ferroviaria di Limone Piemonte, attraverso suggestive strade militari/sentieri lungo il crinale italo-francese condurrà in territorio ligure ed infine, dopo interminabile discesa prevalentemente sterrata, al mare. Si svolge seguendo in parte l’Alta via dei Monti Liguri ed in parte su sentieri e strade sterrate, per lo più ben segnalati, che spesso ricalcano le antiche vie di comunicazione che univano la costa con la pianura padana: erano, le “vie del sale” che dalla preistoria hanno svolto la funzione di strade di collegamento e di commercio, per chi portava oltre al sale anche l’olio e le merci d’oltremare dai porti della costa ai mercati della ricca pianura padana

partenza ridPrimo giorno: usciti dall’abitato di Limone (mt. 1000 s.l.m.) , dopo aver riempito le borracce ad una fresca fontana, si devia per una strada secondaria che si trasforma presto in single track che corre parallelo alla strada principale in direzione del Colle di Tenda per riprendere quest’ultima poco prima dell’inizio di una serie di tornanti in salita. Giunti in prossimità del tunnel si abbandonIMG-20200621-WA0008a la strada principale svoltando sulla destra per Limone 1400 e lasciati alla spalle gli impianti di risalita, si prosegue su strada asfaltata sino al Colle (mt 1860 s.l.m.), dove effettuiamo una prima sosta prima di iniziare un lunghissimo ed entusiasmante tratto in fuoristrada. Si risale alla fortificazione militare di fine ‘800 del Fort Central,  in prossimità del Colle,  che merita assolutamente una breve visita di approfondimento. Subito seguito dal Forte di Colle Alto, ancora più imponente e maestoso, oltre che meglio conservato. Lasciando alle spalle il medesimo si imbocca una panoramica strada sterrata percorrendola sino ad arrivare agli impianti sciistici di Limone. Da qui in poi l’itinerario diventa più impegnativo a causa del fondo pietroso e irregolare. In attesa degli amici in E_bike, fermatisi per ricaricare un po di batteria, ne approfittiamo per un fugace pasto. IMG-20200621-WA0028Percorrendo diversi saliscendi lungo la dorsale italiana del confine italo-francese si giunge dapprima al “Col de la Perl” (mt 2097 s.l.m.) in seguito al “Col de la Boaria” (mt 2122 s.l.m.), dove il paesaggio cambia radicalmente: la folta vegetazione, infatti, scompare in territorio francese lasciando il posto a distese di rocce carsiche che caratterizzano il gruppo del Marguareis. Percorrendo ancora una volta diversi saliscendi – meno impegnativi dei precedenti – sempre su carrareccia si transita dalla verde prateria del Colle dei Signori, ove è localizzato il rifugio Barbera, ai piedi della Cima della Pertega per poi giungere nuovamente in territorio italiano al Colle delle Selle Vecchie. In questo tratto tocchiamo la Cima Coppi del percorso con scollinamento a 2247 mt  s.l.m. Il paesaggio ricambia ancora lasciando spazio ai boschi del Parco delle Navette con lungo tratto veloce prevalentemente in discesa fino ad incrociare la ex strada militare Monesi-Tenda; al bivio si svolta a destra in salita caratterizzata da diversi tornanti in direzione del Passo del Tanarello IMG_20200620_163335-rid– nuovamente in territorio francese – (penultima ascesa significativa della giornata) e da qui, in discesa sino al Passo del Collardente con perdita di ca 400 metri di dislivello. Si attraversa una fitta abetaia per poi raggiungere, passato un primo colle, la Bassa di Sanson, dove si ritorna a pedalare faticosamente in salita sino ad arrivare al Col Bertrand, ultima fatica della giornata a mt 1960 ca. IMG_20200621_091008_ridSi prosegue poi su carrareccia via via sempre più pianeggiante, sino a raggiungere infine, ai piedi del Monte Gray, l’omonimo passo da cui ha inizio la discesa, veramente sassosa, che porta al rifugio  Colla Melosa, dove ci attende una bella doccia calda e una cena dell’inaspettata qualità, durante la quale emergono  le difficoltà incontrate lungo il percorso. I 73 km, per lo più su mulattiere dal fondo sassoso e smosso, hanno lasciato il segno in ognuno di noi, ci si rende conto di aver sottovalutato il percorso e/o sopravvalutato la ns. preparazione dopo tre mesi di “Coronavirus”.

Secondo Giorno: dopo un’abbondante quanto delicata colazione e dato una lavata alle bici, quasi all’unanimità decidiamo di abbandonare l’idea di risalire la sassosa carrareccia percorsa la sera precedente per riprendere l’Alta Via  e ci lasciamo trasportare in una discesa sterrata che si imbocca proprio sotto il rifugio e che si ricongiunge dopo pochi km alla strada provinciale, asfaltata, che benediciamo.

IMG-20200621-WA0018_ridDa qui decidiamo di restare sulla provinciale e raggiungiamo Ventimiglia abbondantemente prima di mezzogiorno, dopo aver verificato al situazione biglietti presso la stazione ferroviaria decidiamo di raggiungere la spiaggia dove ci attendeva un rinfrescante bagno in mare… al quale abbiamo fatto seguire una sana spaghettata ai frutti di mare.. visita alla città alta e rientro in treno a Limone per ricaricare le bici sul furgone e rientrare al paesello, soddisfatti del bel fine settimana e della bella avventura condivisa.

Grazie a tutti, alla prossima!

La ns. prima “Via del Sale”ultima modifica: 2020-06-26T21:48:36+02:00da giomeda
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