Sellaronda Bike day 2016… noi c’eravamo!!

Eccoci di ritorno da un bel week-end dedicato alla nostra amata bike.

Ieri mattina, in compagnia di cinque amici del  G.S. Naviglio di Milano, ci siamo uniti ai 20.000 cicloamatori che si sono cimentati nell’ormai classico percorso attorno al Gruppo del Sella, al centro delle Dolomiti, denominato Sellaronda e contraddistinto dal valicare i suoi famosi 4 passi. Percorso che in occasione del “Sallaronda Bike Day” viene interamente chiuso al traffico veicolare dalle ore 8,30 alle ore 15,30.

strecke_srbd_02_78ab365e07 La manifestazione prevede la possibilità di percorrere il percorso in senso antiorario (per la sicurezza dei ciclisti, ovviamente!!) con inserimento in una qualsiasi delle quattro valli che si dipartono dal gruppo del Sella, ( Val Gardena, Val di Fassa, Arabba e Alta Badia). La partenza ufficiale della ciclopedalata dovrebbe essere S.Cristina in Val Gardena ma, visto l’elevatissimo n° di partecipanti, gli organizzatori hanno lasciato a discrezione di ciascun partecipante la scelta del punto di partenza. Noi siamo partiti da Pozza di Fassa, a circa 9 km da Canazei, dove avevamo prenotato l’albergo. Sfidando le temperature pressochè invernali sotto un cielo man mano sempre più plumbeo abbiamo percorso la ciclabile fino a Canazei (1.460 m.s.l.) e, attraversato il centro urbano, ci siamo inseriti nel percorso chiuso al traffico ai piedi della salita del Passo Pordoi (2.241 m.s.l.)

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che con il susseguirsi dei suoi 27 ampi tornanti ci porta prima ad inserirci nel percorso ufficiale dopo 6 km di salita e poi a valicare il primo dei quattro passi, per un totale di 12 km di salita mai troppo impegnativa, ma costante.

La temperatura a quest’altitudine si fa sentire (3/4 °C), giusto il tempo per una foto, una barretta, infilarsi guanti e giubbino… e via, giù per otto km di discesa, peccato che il freddo ci impedisca di lasciarsi andare come la discesa meriterebbe… meglio essere prudenti! A fondovalle, ad Arabba (1.601 m.s.l) svolta a sx e si riprende a salire, questa volta, dopo pochi km, ci aspetta il Passo Campolongo (1850 m.s.l), IMG_20160619_113358 qui la temperatura è più accettabile e qualche raggio di sole ancora ci accompagna, qualche minuto di sosta per una barretta e due foto non guastano, in fondo anche il secondo passo è superato. Una veloce discesa di circa 6 km e siamo a Corvara (1522 m.s.l.). Del sole già più non si parla, anzi , si cominciancia ad incontrare qualche timido accenno di pioggerella…. ancora infreddoliti dalla discesa decidiamo di rifocillarci nel locale posto esattamente di fronte alla partenza dell’ovovia del Boè, (una delle più belle piste da discesa del comprensorio per chi ama lo sci!!), dove ci godiamo un bel panino prosciutto e formaggio e ci ritempriamo un po prima di affrontare una delle salite più impegnative, che con i suoi 8 km ci porterà attraverso Colfosco al valico di Passo Gardena (2.119 m.s.l). IMG_20160619_130120Qui lo spettacolo è veramente unico, ad ogni tornante vedi il serpentone multicolorato  che ti segue, dando vita alla striscia grigia dell’asfalto che risale dal fondovalle… e siamo al cospetto della maestosità delle “Dolomiti”… peccato che la fatica comincia a farsi sentire e, con essa, la pedalata comincia a farsi pesante… ma siamo al terzo passo, e questo ci rincuora sicuramente.

Ripartiamo in direzione del bivio per il Passo Sella ( 1.862 m.s.l.), in questo tratto troviamo l’unico tratto “pedalabile” quasi pianeggiante dell’intero percorso, ne approfittiamo per ritemprare le gambe prima dell’ultimo sforzo… ma già qualche piccola goccia di pioggia comincia a farsi sentire. Al bivio, dopo una piccola sosta per raggrupparci e toglierci il giubbino antipioggia, ci illude un primo tratto di salita piuttosto pedalabile. Illusione che dura poco.. la pioggerella si infittisce, il fondo stradale sempre più bagnato e la pendenza che torna costantemente attorno all’ 8% e oltre ci accompagnano negli ultimi km fino al Passo (2.230 m.s.l.). Foto di rito, IMG_20160619_142939belli intirizziti, e inevitabile sosta per un thè caldo ed una fetta di “Strudel” per rifocillarci prima di affrontare la lunga discesa fino a Canazei. 12 km di discesa sotto un acquazzone torrenziale, interminabili,… mai avuto tanto freddo in bici, e poi altri 9 km di statale per rientrare in albergo, sempre sotto un pioggia intensa… Comunque una gran bella esperienza… sopratutto abbiamo imparato l’importanza di un abbigliamento adeguato all’ambiente montano che ci circonda.

Bell’avventura, consigliabile a tutti, ovviamente con un po di fondo nelle gambe per affrontare una 30na di km di salita con oltre 2.000 mt di dislivello.